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venerdì 9 marzo 2012

Uomini 0 - Donne 90


Frastornata e con un po’ di alcol ancora in circolo oggi mi è toccata una mattinata di lavoro.
E bene sì. Anche io ieri sera ho dato adito alla futilità di una festa che fiorai e pasticcerie hanno trasformato ormai nel festival dello spreco e ho fatto tardi in giro per la città.
Ma infondo non è stato altro che il pretesto per passare un po’ di tempo con le amiche più care, mettersi un bel vestito e ballare sotto gli sguardi impauriti dei pochi uomini coraggiosi che hanno deciso di uscire.
Ore 21 scatta l’aperitivo time. E fra una porzione di norma e un po’ di verdure arrostite il mio occhio cade per l’ennesima volta sul più classico degli e/orrori di look.Le mie tanto odiate calze color carne ritornano. Nulla di nuovo. Abito aderente ricoperto di paillette (già di per sé appariscente senza il tocco nude) e cosce in vista.
Lo so, penserete che sono fissata con questa storia. Ma oggi vi voglio esporre la mia nuova scoperta. Ho trovato la soluzione per tutte quelle che godono nel mostrare al mondo le loro gambe bianche e lucide in inverno.
La calza a rete fitta fitta è un’ottima alternativa alla mia odiata calza da cerimonia. Non è lucida. Non si smaglia. Non si vede. E soprattutto è sexy ma non volgare. (Consiglio a chi volesse provare il modello SiSi in vendita da Golden Point, munito di una fascia di pizzo in vita comodissima n.d.r.).
Altro giro altro outfit. E vi giuro niente calze.
Una volta passata la mezza  è stato difficile guardare al di sotto della facce. Troppa gente e poco spazio. Ma ogni locale ha le sue pecche e i suoi vantaggi.
Volete saperne uno (vantaggio)? Il calore. Nei locali fa caldo. Questo ci permette (soprattutto a noi donne) di indossare abitini succinti e smanicati. Ma allora perché una tipa è rimasta con il cappello a cloche di lana tutta la sera? Non le hanno insegnato che è maleducazione tenerlo negli spazi chiusi?
La gola mi si secca dallo shock. Faccio una vasca e raggiungo il bar.
Classico incontro indesiderato. Messina è così piccola. Chi saluta per primo? Io tu, io tu, io tu. Mi decido a fare un cenno. Troppo tardi ha voltato le spalle. Si può essere così antipatici? Ops ritratto, maleducati? Persino gli antipatici non negano il saluto.
Negroni in mano ci passo sopra. Inizio a muovere qualche passo sui miei nuovi trampoli di pelle nera e vengo urtata da un tipo. Sorry! Sorrido forzatamente. La camicia blu elettrico a quadretti stile gita in campagna mi ha offuscato la vista. Troppo country, amico. Mi volto.
Sogno o sono desta? Altro tipo, stessa camicia. È una moda o si sono messi d’accordo?
No una piccola differenza c’è. Il secondo ha scelto di lasciarla aperta e far vedere la canottiera da palestrato. Muscoli? Non pervenuti. Buon gusto? Nemmeno.
Sospiro e raggiungo le mie amiche al tavolo. Pausa tacchi sul divanetto.
Fra un gossip e l’altro continuo a guardarmi intorno. Sembra che più di una persona abbia sbagliato misure oggi. A destra Rapunzel bruna a sinistra ragazzina con le scarpe delle madre. Il maxi sarà mica il nuovo trend si stagione? Non so, forse sono solo Opinioni di stile…